mercoledì 18 gennaio 2012

se questo amore è un treno


"Se questo amore è un treno vorrei salirci su
filare via ai duecento e non tornare più
Se questo amore è un treno vorrei guidassi tu
ho gli occhi così stanchi ho il cuore così giù
Se questo amore è un treno vorrei portasse al caldo
ho preso troppa pioggia ho preso troppo freddo
Se questo amore è un treno tu portami laggiù
dove l'inverno è breve e il cielo è sempre blu


Passeremo montagne, passeremo città
spazzeremo via i dubbi e le perplessità
Passeremo l'inferno bevendo champagne
busseremo ai cancelli dell'eternità
e lontano al tramonto ci potremo fermare
ai confini del mondo per poterlo cantare"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissima, Blue... non la conoscevo... se avessi detto che l'avevi scritta tu ci avrei creduto, perchè, per quel poco che conosco di te attraverso i tuoi blog, sembrano proprio tue parole!
e visto così il treno quasi mi piace... però domani niente treno... per me giorno libero ! :-)
buona serata !

Blue Bottazzi ha detto...

Grazie, il tuo è un complimento che apprezzo particolarmente perché sono io il primo ad avvertire una profonda affinità con Massimo Bubola, o almeno con le sue canzoni. Una volta ho scritto:
"Forse Massimo Bubola mi piace così tanto perché è il musicista "born in fifties" che sarei io -- se lo fossi (un musicista)".
Certo, io non scrivo canzoni e neanche poesie. Però lui non è tanto forte sulla prosa (Massimo, senza offesa, qui da sei il numero 1!)

http://bluebottazzibeat.blogspot.com/search/label/Massimo%20Bubola

red ha detto...

Ciao Blue.
Il mio treno si era fermato in stazione e ad un certo punto ho pensato che forse avrei potuto a salire su un altro in sosta.
Era bello, pronto a partire, con della bella gente seduta che pareva felice; ma non era ben indicata la destinazione.
Ho preferito rimanere sul mio treno che sapevo dove mi avrebbe portato.
Mentre viaggiavo, guardando fuori dal finestrino il panorama non mi sembrava il solito, era tutto più vivo, più colorato; la musica che ascoltavo sul mio ipod era la solita ma sembrava più ispirata, più dolce, forse era stata composta per me?
E quando sono arrivato a destinazione il "solito" sorriso mi sembrava diverso, più emozionante.
Le cose fuori possono anche non cambiare, ma se cambia la nostra percezione è come se fossero sempre nuove.