sabato 22 maggio 2010

figurine (forza Inter!)


lunedì, 23 aprile 2007:

"Nel 1964 facevo la prima elementare. Un giorno ero a letto con la febbre, ed un compagno di classe venne a casa a trovarmi. Già questo ricordo mi commuove, perché l’abitudine di noi genitori di oggi è di tenere i figli lontani dagli amici ammalati, giacché non si infettino a loro volta. L’amico non solo mi venne a trovare, ma non era neppure a mani vuote. Aveva un album delle figurine dei calciatori, di cui non avevo ancora mai sentito parlare (delle figurine; dei calciatori non so, non ricordo) e un mazzo di figurine “doppie”, che mi regalava. Non ricordo il nome del compagno (a cui vorrei mandare oggi i miei ringraziamenti) e neppure ricordo se con tutto questo ben di Dio arrivò anche la lattina di colla Coccoina, o se mia madre uscì per acquistarmela. Ricordo invece perfettamente il profumo di quella colla, e ricordo me e mio fratello intenti in uno dei momenti più divertenti della nostra vita, quello di trovare lo spazio giusto nella squadra giusta ad ognuno di quei mitici calciatori degli anni sessanta. Quell’anno al campionato di calcio arrivò prima la squadra dell’Inter, che vinse il campionato per quattro anni di seguito, oltre a vincere in quel 1964 anche la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale. Inevitabile che fra i ragazzi del 1957 la gran parte decidesse di scegliere l’ Inter come squadra del cuore. Mio fratello scelse invece la Juventus, perché era la squadra di mio padre (appassionato di calcio al punto di essere presidente di un team di terza categoria). A conti fatti ebbe più soddisfazioni calcistiche lui.
A parte le emozioni degli anni delle elementari, non mi appassionai mai di calcio. In vita mia vidi solo due partite allo stadio. La prima. noiosissima, a San Siro, fu naturalmente Inter-Juve. La vidi con mio fratello e, con scorno di entrambi, fini zero a zero. Non ci furono né gol né vincitori a casa quella sera. La seconda fu umiliante, Piacenza-Vicenza e la squadra della mia città subì una quantità di gol ad opera di Paolo Rossi. Gol che io forse nemmeno vidi perché passeggiavo annoiato fra gli spalti.
Non ho mai più seguito il calcio, neppure della nazionale, e a mano a mano che dall’Inter sparivano i giocatori della mia gioventù (Sarti, Burgnich, Facchetti, Mazzola, Suarez, Boninsegna) smisi anche di provare quella speciale simpatia per i nerazzurri. Più che altro, delle figurine ricordo di quando fuori dalla scuola regalavano, come pusher innocui, l’album Panini assieme a una bustina di figurine per fidelizzare alla raccolta; gli scambi delle doppie (celò, celò, manca!); e alcune figurine che si chiamavano valide e addirittura bisvalide, probabilmente utili per qualche regalo che non vinsi mai.
Collegandomi questa mattina al blog di Beppe Severgnini, noto interista sfegatato, ho appreso che l’Inter ha vinto lo scudetto. E così questi sopiti ricordi sono affiorati alla mente".

Per cui, lasciatemi gridare per una volta, ad uso del giovanissimo Gaetano: “Forza Inter!”

22 maggio 2010: cinque scudetti consecutivi e questa sera la Coppa dei Campioni. È come avere ancora sei anni!