sabato 27 novembre 2010

Valzer per un amore


Guarda che Fabrizio De André era un genio. Se tu corteggi una donna che ti rifiuta, cosa le dici? Insisti, accusi il colpo, fai la vittima, fai l’offeso, fai il superiore?
Il Faber le avrebbe detto queste parole:

“Quando carica d'anni e di castità

tra i ricordi e le illusioni

del bel tempo che non ritornerà,

troverai le mie canzoni,

nel sentirle ti meraviglierai

che qualcuno abbia lodato

le bellezze che allor più non avrai

e che avesti nel tempo passato

ma non ti servirà il ricordo,

non ti servirà

che per piangere il tuo rifiuto

del mio amore che non tornerà…
…vola il tempo lo sai che vola e va,

forse non ce ne accorgiamo

ma più ancora del tempo che non ha età,

siamo noi che ce ne andiamo

e per questo ti dico amore, amor

io t'attenderò ogni sera,

ma tu vieni non aspettare ancor,

vieni adesso finché è primavera”.

(Valzer per un amore)

lunedì 8 novembre 2010

hogs


Carol guarda dalla finestra: "papà, c'è la grina!"
Mi precipito, preoccupato di vedere in giardino un suino, o peggio.
"Cosa c'è, Carolina?"
"C'è la grina, sul prato"
"La brina, Carolina, la brina!"



Per chi vive lontano dalle terre di sua maestà il maiale (l’eventuale doppio senso è involontario… ;-) la "grina" è la femmina del "suino", "gogno" o "animale" che dir si voglia... per estensione, la grina è anche una femmina di facili costumi, una maiala, appunto.
Grina torna al maschile in grino, per indicare un maschio ma non tanto di vivaci appetiti erotici (in quel caso sarebbe più adatto il paragone con il toro) quanto insaziabile a tavola, sia pure senza essere un gourmet... nelle nostre campagne iniziano a sconfinare anche i cinghiali, in precedenza timidi abitatori della montagna abbandonata. Grini selvatici? Wild grins? Forse anche per questo il nostro gruppo di motociclisti si è scelto il soprannome di 45ers Motor Grins (o evergrins)…

giovedì 4 novembre 2010

guerra e pace


La guerra è sbagliata, la guerra non risolve i conflitti fra i popoli. Festeggiare la festa della vittoria è come festeggiare la guerra. Tutte le guerre sono sbagliate e la Grande Guerra più ancora delle altre. Non si sa perché è stata combattuta, è stata una carneficina, ha decimato una generazione a cui ha negato il futuro e la vita, ed è stata la miccia della II Guerra Mondiale.
Nelle piazze abbiamo edificato monumenti ai nostri caduti. In Austria ho visto i monumenti ai loro caduti. La demagogia degli eroi che hanno perso la vita è una beffa: coloro che hanno mandato i giovani a morire e hanno negato loro un futuro sono gli stessi che li usano come testimonial di guerra e patria.
Anche oggi il terrorismo non si combatte con le bombe; al contrario così lo si alimenta. Il terrorismo si combatte con il rispetto e con una politica estera che non sia non predatoria e imperialista. Facciamo la pace, non la guerra.