domenica 28 aprile 2013

il muro della vergogna



"Ha distrutto l'Italia, mai al governo con Berlusconi" (Enrico Letta)

"La prospettiva di un Berlusconi è una idea repellente rispetto alla buona politica. Alle bugie di Berlusconi risponderemo colpo su colpo. Bisognerebbe aprire una commissione parlamentare d’inchiesta su di lui" (Enrico Letta)

Contro ordine compagni! Berlusconi non è il male! È stato la vittima di una campagna diffamatoria orchestrata dalla reazione e dagli ignoranti grillini. Il bene della Patria, come ci ha ricordato il Grande Presidente Napolitano, impone che si lavori insieme serenamente, liberandolo dagli affanni degli attacchi della magistratura (grillina).
Chi nel PD non voterà la fiducia al Governo con Alfano vicepremier e ministro degli interni sarà espulso!

Berlusconi non ce l'avrebbe mai fatta a vincere di nuovo senza i suoi amici del PD.

Gli italiani che hanno votato PdL hanno votato per Berlusconi.
Anche gli italiani che hanno votato PD hanno votato, senza saperlo, Berlusconi.
Per cui Berlusconi, dato per morto, ha avuto più del 50% dei consensi.
Ora chi è compromesso con il PD mi dice che Berlusconi è un falso problema. Sono gli stessi che in campagna elettorale hanno chiesto i voti contro di lui.

Usciamo dalla campagna elettorale e mettiamoci a governare consapevolmente: si parte dalla legge sul conflitto d'interesse? C'è la darà il governo Letta?

Il PD è alleato di Gasparri, di Alemanno, della Polverini. Di Brunetta, Santanché, Minetti, Alfano e Berlusconi. D’altra parte loro sono alleati di Rosy Bindi e D’Alema.

Che poi, chi dice che Ruby non fosse davvero la nipote di Mubarak? Beppe Grillo?

Il PD è all'ultimo giro di valzer. Chi lo voterà mai più? Che bisogno c’è di dare il voto ad un intermediario se puoi votare direttamente Berlusconi?

Davvero non riesco a credere che il PD abbia raccolto i voti degli elettori CONTRO Berlusconi e li abbia usati PER allearsi a Berlusconi... perché non nominarlo anche segretario del partito adesso? Davvero, non riesco a crederci...

Per me Berlusconi oggi è ancora la rovina del Paese, come lo era ieri. Come lo sono i suoi complici del PD.
PD e PDL sono la stessa cosa, hanno i medesimi obiettivi e gli stessi metodi. L’interesse personale e la lottizzazione del Paese.

Sono passato di fronte all'edificio dove avevo votato per le primarie. Sembra passato un secolo: Berlusconi si era ritirato e tutta la casta si era nascosta, convinta che gli italiani li avessero cacciati.
Il voto per il restauro li sorprese e li riportò fuori dalle tane.
Così oggi di nuovo abbiamo il PdL al governo e Berlusconi ancora una volta conduce le danze. Ed il PD che non solo non se ne vergogna, ma anzi ne è orgoglioso. Perché si sono accorti che gli italiani non sono nessuno.

“Egli aveva solo una critica, disse, da fare all'eccellente e amichevole discorso del signor Pilkington. In esso il signor Pilkington si era sempre riferito alla "Fattoria degli Animali". Non poteva sapere, naturalmente - e lui, Napoleon, lo annunciava ora per la prima volta - che il nome "Fattoria degli Animali" era stato abolito. Da quel momento la fattoria sarebbe ritornata "Fattoria Padronale", quello cioè che, egli credeva, era il suo vero nome d'origine.
«Signori» concluse Napoleon «ripeterò il brindisi di prima, ma in forma diversa. Riempite fino all'orlo i vostri bicchieri. Signori, ecco il mio brindisi: alla prosperità della Fattoria Padronale!»
Come prima, vi furono calorosi applausi e i bicchieri vennero vuotati fino al fondo. Ma mentre gli animali di fuori fissavano la scena, sembrò loro che qualcosa di strano stesse accadendo. Che cosa c'era di mutato nei visi dei porci? Gli occhi stanchi di Berta andavano dall'uno all'altro grugno. Alcuni avevano cinque menti, altri quattro, altri tre. Ma che cos'era che sembrava dissolversi e trasformarsi? Poi, finiti gli applausi, la compagnia riprese le carte e continuò la partita interrotta, e gli animali silenziosamente si ritirarono.
Ma non avevano percorso venti metri che si fermarono di botto. Un clamore di voci veniva dalla casa colonica. Si precipitarono indietro e di nuovo spiarono dalla finestra. Sì, era scoppiato un violento litigio. Vi erano grida, colpi vibrati sulla tavola, acuti sguardi di sospetto, proteste furiose. Lo scompiglio pareva esser stato provocato dal fatto che Napoleon e il signor Pilkington avevano ciascuno e simultaneamente giocato un asso di spade.
Dodici voci si alzarono furiose, e tutte erano simili. Non c'era da chiedersi ora che cosa fosse successo al viso dei maiali. Le creature di fuori guardavano dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due”.



venerdì 5 aprile 2013

Patria e Bandiera


“arrivasti a varcar la frontiera in un bel giorno di primavera e mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore… se gli sparo in fronte o nel cuore soltanto il tempo avrà per morire ma il tempo a me resterà per vedere vedere gli occhi di un uomo che muore… Ninetta mia crepare di maggio ci vuole tanto troppo coraggio, Ninetta bella dritto all'inferno avrei preferito andarci in inverno…” 

Il problema con la Patria e la Bandiera è che ognuno ha la sua. Per esempio ci sono buonissime persone in Austria per cui la Patria sacra e inviolabile si trova a nord delle Alpi ed il tricolore è rosso bianco e rosso. Per un francese la bandiera è rossa bianca e blu, per uno spagnolo rossa gialla e rossa. Siamo tutti esseri umani e siamo tutti brave persone, ma ci schieriamo sotto diverse bandiere. Pisa contro Firenze. Pavia contro Milano.
Ora, fino a che sotto i colori della bandiera andiamo a giocare alle Olimpiadi, è un gioco. Ma quando con le bandiere cominciamo a farci le parate militari, la cosa si fa più torbida.
Prendi la Costituzione: “l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Poi prendi la celebrazione della Vittoria, e la celebrazione ai Caduti. Quella ai caduti mi pare l’inganno più vile: “tantissimi veri italiani hanno sacrificato la loro vita e tanti giovani, puri di cuore e di intelletto, hanno immolato la loro esistenza senza chiedere nulla. La bandiera quindi esige il massimo rispetto da parte di tutti”.
Sono d’accordo che non dovremmo mai dimenticare dei morti in battaglia: “…chi diede la vita ebbe in cambio una croce”, ma dovremmo farlo nel significato corretto di quella memoria. Nel momento in cui si cerca di far diventare i Caduti testimonial di chi li ha mandati a morire, li si uccide un’altra volta.
Fra il 1915 ed il 1918 tutta una generazione fu derubata della vita durante la Grande Guerra, una generazione che non chiese di andare ad uccidere altre persone in Austria per il Re e la Patria e la Bandiera. Ci furono mandati, gli si sparava addosso dalla nostra parte per farli uscire dalle trincee ed andare al macello, e loro sparavano nella schiena dei nostri ufficiali per potersi fermare e tornare indietro. Questi veri italiani non hanno difeso la Patria, ma nel suo nome sono stati mandati alla morte. Lo stesso vale per i loro figli mandati qualche anno più tardi a piedi nelle steppe russe con le insegne fasciste a far guerra ad un’altro popolo ed un’altra Patria ed un’altra Bandiera. Anche loro non l'avevano chiesto, ce li ha mandati Benito Mussolini sempre nel nome della Bandiera.
Se non impariamo e se non ricordiamo correttamente, qualcun altro prima o poi sarà mandato a uccidere e morire dalla demagogia della Patria e della sua Bandiera.

Anni fa ero in vacanza in Austria, lungo il Danubio, in un paese che sembrava uscire da un libro di favole. Gente gentile, case, cielo, campi, fiume. Una piazzetta ed un piccolo monumento, ai caduti. Una statua rappresentava un soldato nell’atto di perdere la vita, una statua vista tanto spesso nelle nostre piazze. Ma il suo elmetto non era quello che siamo abituati, era quello dei cattivi. Ucciso da uno dei buoni, cioè i nostri. Due brave persone, l’uno e l’altro, probabilmente nessuno dei due tornato a casa, mandati ad uccidersi dalla demagogia della Patria, della Bandiera e del Re…