domenica 27 dicembre 2009

Santo Stefano


Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, è terra di nessuno.
Ricordo più di un 26 dicembre di tanti anni fa, da solo in Guardia Medica in campagna per 21 ore consecutive. C'era la neve (un paesaggio di commovente bellezza, e più era bello più ti commuovevi a guardarlo da solo) e tutto il Natale era definitivamente finito. I negozi chiusi, i bar chiusi, i ristoranti chiusi. Rischiavi seriamente di restare a digiuno. Gli unici contatti con il genere umano: telefonate di persone che stavano male. Magari perché avevano fatto indigestione. (Triste).

Ricordo invece di una Guardia Medica nella notte di San Valentino. Da solo in pizzeria, fui invitato ad una tavolata di ragazze in festa. Che poi si rivelarono essere infermiere. Quella fu una guardia più divertente della media.

NB: la foto è autentica. Riuscite ad intravvedere il riflesso della targhetta da "medico in visita" sul parabrezza? Provate per un attimo a pensare ai medici di guardia come persone...

2 commenti:

Paolo Vites ha detto...

massimo rispetto

ste ha detto...

l'importanza di chiamarsi stefano. uno degli onomastici più festeggiati. ma anche un 26 passato in fureria, il cielo grigio di civitavecchia fuori, giornata corta, pessimo pranzo, un libro, musica (genesis?) forse una cena più tardi in pizzeria, con i pochi compagni rimasti...