martedì 12 gennaio 2010

Paperbond


Nel recente post Fumetti rievocavo i miei personaggi preferiti di Topolino, finendo per ricordare: "Sherlock Bondes, un'oca sicuramente interpretata da Peter Sellers, che non si ricorda più nessuno, ma proprio nessuno. Non è che me la sono immaginata dopo aver letto una storia di Paperoga?"
Dopo molte indagini e proprio quando stavo per perdere ogni speranza mi sono imbattuto fortunosamente in una storia del 1968, intitolata Il ritorno di 01 Paperbond, dove questa surreale oca detective si è infine materializzata davanti ai miei occhi. Il bandolo della matassa è che non si chiamava dunque Bondes (quello era Shamrock Bondes, un altro personaggio assai meno interessante, ed oltretutto un segugio, non un'oca) ma Bond, 01 Paperbond, ispirato ad un più recente investigatore di Sua Maestà Britannica. Realizzato dagli stessi autori di Paperoga (il primo papero a farsi le canne) è un surreale personaggio, un'oca dal carattere serafico, che utilizza strabilianti strumenti tecnologici d'avanguardia, si accompagna ad una graziosa assistente dal nome Mata Harrier, riceve ordini da un invisibile capo attraverso una radio pipa e combatte un irriducibile nemico genio del male, Blonk.
Stonato quasi quanto Paperoga, Paperbond (il cui nome originale è 0. 0. Duck) è irresistibile perché un po' come il personaggio dei cartoni animati Mr. Magoo risolve ogni caso in modo assolutamente inconsapevole, senza minimamente rendersi conto dei guai in cui si caccia e meno che mai dei meccanismi dei casi che svela, sempre in modo completamente fortuito. Chi lo circonda si rende conto della realtà delle cose ma è comunque soddisfatto perché tutto è bene ciò che finisce bene.
Paperbond è senza dubbio il più dimenticato dei personaggi della famiglia Disney, ha vissuto solo un pugno di storie nella seconda metà degli anni sessanta e lo stesso Google non ne sa nulla. Vuoi vedere che in realtà Bond è un agente segreto in realtà così astuto da essere riuscito a mantenere la propria identità ignota persino al gigante della ricerca del world wide web?

In ogni caso questo post e le sue immagini sono il mio piccolo contributo ad uno dei più grandi agenti segreti della letteratura a fumetti: Bond... PaperBond!

4 commenti:

Erix ha detto...

Non ti deve sorprendere che non lo trovi in Google: nel mondo digitale ciò che è accaduto prima del Web non esiste, se non per riflessione.

Simone Cavatorta ha detto...

Uh... questo non me lo ricordo, ma sembra strepitoso.
Spesso mi dico che dovrei ricominciare a leggere i fumetti ma poi non lo faccio mai, ed è un peccato... forse sotto sotto mi vergogno un po', forse mi sembra una cosa non adatta alla mia età... ma credo che mi divertirei ancora molto.
Non parlo, ovviamente, dei fumetti per adulti - tipo quelli di Pratt o Pazienza - ma di Paperino, Alan Ford, Tex e compagnia bella... Tempo fa, ad esempio, mi son comprato in edicola cinque volumoni a colori di Alan Ford, con vecchie storie del periodo di Magnus, però ancora non li ho letti.

ste ha detto...

ad andare a scavare sono diversi i personaggi come paperbond, meteore che ricalcavano le mode del momento. ricordo paperetta yeye, giovane teenager della beat generation, o paperinik, emulo dei tanti personaggi alla diabolik, personaggi che in qualche modo contestualizzano storie e vicende di per sè senza tempo. il ritrovare quasi per caso questi eroi ci fa tornare indietro nel tempo, come quando leggiamo di beppe e cucciolo, geppo, soldino, la nonna abelarda...

tommaso labranca ha detto...

Anche io me li ricordo benissimo. Erano tra i miei preferiti. Sovrapponevo lei a Mina, avevano la stessa pettinatura, forse.
Però il suo nome in italiano era Hata Mari, mi sembra.
t-la