martedì 15 dicembre 2015

La storia di Natale del 2015


Il mio racconto di Natale di quest’anno.

Bruno e Barbara vivono una storia d’amore. Sono felici, di quella felicità che si realizza solo nello stato di grazia della luna di miele. Una felicità fragile, che non si può comprare, che va riconosciuta e protetta con cura.
Ma Barbara è insicura, ed in cuor suo ha paura che la felicità possa non durare. Che un accidente possa intervenire a distruggere la loro storia d’amore. Barbara ha paura di perdere Bruno, perciò è gelosa, e segretamente lo controlla. Per esempio, legge di nascosto i suoi messaggi sul telefono, perché irrazionalmente non può fare a meno di temere che, anche se lui è dolce, innamorato, attento e presente, possa vedersi con qualche altra ragazza, lesta a portarglielo via.
Bruno ama Barbara ed è felice, però ha amici ed amiche. Per esempio è rimasto in rapporti di amicizia con una sua ex; quando si sentono, fa loro piacere raccontarsi l’un l’altro della propria vita.
Quando Barbara scopre un messaggio di Bruno alla ex, precipita nella gelosia. Non capisce e non tollera questa amicizia, e stressa il rapporto fino a che lei e Bruno, esausti, si separano. Barbara ha il cuore spezzato, perché il suo peggior timore si è materializzato: un incidente è giunto inatteso dallo spazio esterno (così pensa) a rubarle il suo amore.
Se Barbara avesse avuto fiducia nell’amore di Bruno, non lo avrebbe controllato, non lo avrebbe incatenato, ed oggi Barbara e Bruno sarebbero una famiglia felice. Invece oggi Barbara pubblica messaggi amari su FaceBook in cui si dimostra sempre più insicura di sé e dell’esistenza dell’amore vero.
Non riesce a realizzare che la persona che le ha portato via la felicità è lei stessa.

In un diverso scenario, Barbara non è gelosa. Non controlla Bruno, non lo soffoca, ma rispetta e accetta i suoi spazi privati, perché sa che, non condividendo due persone lo stesso vissuto e non potendo entrare l’uno nella testa dell’altro, la buona regola che due amanti devono esercitare è il rispetto e la fiducia reciproca.
Barbara e Bruno sono sposati, hanno una famiglia, di cui ora fanno parte anche due bambini: uno frequenta l’asilo, l’altra già la scuola elementare.
Un giorno a Barbara succede di prendere una cotta per un altro uomo, il padre di un compagno di asilo del figlio. Dopo anni di convivenza serena e felice con Bruno, un altro uomo che la corteggia la fa sentire di nuovo giovane e desiderabile, e risveglia in lei appetiti erotici assopiti. Quando Bruno la scopre (perché gli amanti vengono sempre scoperti), Barbara si rende conto della fatuità del proprio comportamento, e di quanto profondo sia invece il suo amore per Bruno e la propria famiglia. Ma Bruno, nonostante qualche tentativo, non riesce a dimenticare; l’orgoglio ferito lo rende geloso, e dopo qualche mese d’inferno e molte scenate lascia la famiglia.
Bruno e Barbara affrontano anni duri, di ristrettezze economiche, di rancori reciproci, mentre i figli perdono l’occasione (unica) che avevano di crescere in una famiglia unita. Alla fine Bruno e Barbara si ritrovano invecchiati e delusi da una vita che non li ha ripagati delle proprie speranze.

Nella dimensione parallela, Bruno è invece riuscito a dare fiducia a Barbara, ed a perdonarla, riscoprendo il loro amore. Vent’anni di vita assieme più tardi, quando i figli lasciano la famiglia per vivere la propria vita, sono ancora assieme, per vivere una terza età serena e complice.

La lotta, spesso coronata dalla sconfitta, fra l’intelligenza e la bestia. Che a voler ferire, si fa del male da sé. Perché dovete essere gelosi come babbuini, o imbecilli?


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