Otto anni fa entravi nella mia vita, in punta di piedi. Con grazia e leggerezza ti sei presa cura prima del mio lavoro, poi di me. Giorno dopo giorno, sei diventata il mio punto di riferimento e mi hai dato serenità. Poi ci siamo innamorati e l’amore si è trasformato in passione.
In tre anni di intesa profonda sei diventata la donna più importante e l'amore più grande della mia vita. Io e te siamo stati felici ovunque. L’intesa fra di noi era un dono raro. Nelle nostre tante fotografie, i nostri occhi brillano sempre di felicità.
Io ti dicevo: “ti amo” e tu mi rispondevi: “io di più, per sempre”.
Perciò ci siamo scelti come compagni per la vita. Fidanzamento e convivenza non ti bastavano: chi si ama si promette amore eterno e vuole camminare assieme nella vita.
Ci siamo sposati in autunno.
Il matrimonio non è tutto una luna di miele. “Nel buono e nel cattivo” era la formula usata una volta. Si incontrano le difficoltà e si superano con l’amore. È questo il bello di essere assieme anziché soli: superare le difficoltà tenendosi per mano.
Ci eravamo promessi amore eterno, ma già questa mattina ci siamo separati.
Ho due finali per questa storia, scegli quello che preferisci, puoi prenderli anche entrambi.
Il primo è che ti ho persa. Sono immensamente triste per noi e per il nostro progetto di vita. Io avevo creduto in te, nel nostro legame speciale, nel nostro matrimonio, nel vivere e invecchiare assieme. Ma io credo nell'amore: ho cercato il vero amore per tutta la vita.
Il secondo finale è che forse ti eri smarrita ed avevi sbagliato strada. Seguendo me, avevi preso una strada non tua. Il matrimonio, ti sei resa conto, non era dove volevi essere, non era il porto al riparo dalla vita che avevi immaginato. Non è la tua vocazione né la tua destinazione. Oggi sei libera di cercare in autonomia la tua via. Ed io riprendere la mia. Entrambi con un handicap: io l'età ed il cuore spezzato. Tu i tuoi fantasmi.
Questa notte il nostro letto è freddo
mi sento perduto nell'oscurità del nostro amore
Dio abbia pietà dell'uomo
che dubita di ciò di cui dovrebbe essere sicuro
(Bruce Springsteen)
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