Negli States gli automobilisti scorrono tutti a 90 km/h come su un tapis roulant, nelle loro due, quattro, otto corsie che siano. L’unica difficoltà che pone la guida oltreoceano è quella di cambiare corsia senza essere centrati da un truck lungo come un trans europe express. Noi popolo italico abbiamo troppa fantasia per una simile omologazione e ci piace correre nei modi più diversi, dagli autisti canuti che viaggiano in statali perfettamente sgombre a sessanta chilometri all’ora, alla BMW che in autostrada ci sorpassa dalla corsia di destra a centosettanta chilometri orari.
Ma in estate, nelle giornate più afose, queste varietà di comportamenti è esaltata da una ulteriore variabile: l’aria condizionata. E così capita che mentre correte perfettamente deumidificati ascoltando Mozart dall’autoradio, a 20° gradi centigradi lungo una savana cocente dove sull’asfalto la calura fa apparire tremolanti miraggi all’orizzonte e nei campi circostanti i cannoni sparino inutilmente l’acqua sporca dei canali per dissetare i campi, dobbiate attaccarvi ai freni per non tamponare una impolverata A112 il cui autista, stordito dalla calura, viaggia con i vetri completamente abbassati ed il braccio del tutto fuori dal finestrino steso lungo la portiera alla bella velocità di quaranta chilometri orari. Del resto come biasimarlo? Provate ad abbassare i vetri e vedrete che insostenibile velocità vi sembreranno 40 km/h...
L’autista - lucertola cotto al vapore dell’umidità è molto più pericoloso di quello impegnato in una personale sfida rallistica: può fermarsi di botto per osservare un campo, girare a sinistra senza mettere la freccia come infilare la retromarcia in autostrada se si accorge di essere passato oltre la propria destinazione.
O persino, è successo, infilare la tangenziale contromano e non schiantarsi prima di aver percorso almeno dieci minuti in contromano senza essere sfiorato dall’ombra del dubbio.
Vorrei dedicare il post di oggi a quelli che...
quelli che appendono l’alberello magico allo specchietto retrovisore
quelli che sorpassano da destra
quelli che entrano a tutta velocità nelle rotonde
quelli che guidano come se avessero subito un ictus e poi ti accorgi che stanno parlando al cellulare
quelle che guidano appese al volante senza appoggiarsi allo schienale
quelli che tengono l’intero braccio appeso fuori dal finestrino
quelle che il bambino è in piedi fra i sedili
quelli che in città vanno a 40 all'ora ma prima della curva toccano i freni (perché se ne vedono tante di auto ribaltate agli incroci...)
quelli che sulla statale vanno a 60 all'ora
quelli che sulla statale vanno a 160 all’ora
quelli che non si fermano alle strisce pedonali
quelli che al semaforo rallentano e rallentano fino a che diventa rosso
quelli che lampeggiano in autostrada
con l’augurio che si estinguano al più presto.
6 commenti:
quelli che a 170 in autostrada ti piombano addosso all'improvviso (e tu sei sulla corsia di mezzo) e ti si incollano a 50 cm dal paraurti...
o yeah...!
Sempre bello leggere i post di questo blog!
Non c'è menzione alle donne al volante e pertanto sono d'accordo su tutto a parte quelli dell'alberello ... saranno fuori moda, ma decisamente i meno pericolosi :-)
quelle che il bambino è in piedi fra i sedili
quelle che guidano appese al volante senza appoggiarsi allo schienale
Certo che sono menzionate le donne!!
Vero! Chissà perchè ho letto sempre "quelli" ... ma tutto sommato anche queste sono più "simpatiche" che pericolose ;-)
specie quando il bambino esce dal parabrezza come un proiettile
Come non detto ... non avevo questa immagine ... quasi mai portato bambini in auto e comunque non in questo modo.
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